#SOTEU La Commissione europea alza i target climatici, ma non sono sufficienti!
Ieri, 16 settembre, si è tenuto il dibattito sullo Stato dell’Unione europea al Parlamento europeo. Si tratta di un appuntamento molto importante, in cui la Presidente della Commissione europea presenta le priorità dell’Unione relative all’anno a venire, di fronte agli europarlamentari.
In questa occasione, la Presidente Ursula von der Leyen ha annunciato nuovi target climatici e delineato il piano di ripresa #NextGenerationEU come un progetto economico ambientale in risposta alla crisi COVID19 che ha colpito tutta l’Europa.
In primis, un taglio alle emissioni CO2 a livello europeo di almeno il 55% (rispetto ai livelli 1990) entro il 2030. Si tratta di un aumento rispetto al precedente obiettivo del 40%, avvenuto a seguito di una valutazione d’impatto, come precisato dalla stessa Presidente.
“Sappiamo che il cambiamento è necessario e possibile. Il Green Deal europeo è il nostro piano per realizzare questa trasformazione. Il nostro obiettivo è diventare il primo continente neutro sul piano climatico entro il 2050. Ma non ce la faremo allo status quo”.
La Presidente ha anche toccato la questione dell’approvvigionamento energetico, perché questi traguardi, oltre che abbassare l’inquinamento atmosferico, permetteranno di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e creeranno milioni di nuovi posti di lavoro.
Entro la prossima estate la Commissione si è impegnata a rivedere tutta la programmazione, promuovendo l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica, e riformando la tassazione energetica.
“Con il nostro Just Transition Fund sosterremo le regioni nella trasformazione”
La revisione affronterà poi, tra gli altri, anche i prodotti chimici pericolosi, l’inquinamento, la deforestazione.
Da ultimo, il 37% del piano della ripresa #NextGenerationEU verrà speso direttamente per gli obiettivi del Green Deal.
Un altro importante annuncio riguarda i finanziamenti verdi: il 30% dei 750 miliardi di euro di #NextGenerationEU dovrà essere reperito attraverso bond verdi, secondo quanto promesso dalla Presidente Von der Leyen nel suo discorso.
La Presidente ha anche annunciato che un vertice globale sulla sanità si terrà l’anno prossimo in Italia, per affrontare il tema della pandemia, trovare soluzioni collettive e per dimostrare agli europei che l’Europa è impegnata a proteggerli.
La nostra posizione verde
È positivo che la Presidente della Commissione europea voglia innalzare il target di riduzione delle emissioni fino ad almeno il 55% entro il 2030. È un passo avanti significativo.
Tuttavia non è ancora sufficiente perché la scienza indica che una riduzione pari al 55% non sarà abbastanza. Abbiamo bisogno di una riduzione al 65% per rispettare l’accordo di Parigi. Siccità e incendi dimostrano che serve uno sforzo maggiore per mantenere il riscaldamento climatico ben al di sotto di 2°C.
Siamo nel mezzo di un’emergenza climatica e di perdita di biodiversità, quindi non dobbiamo permettere che neanche un centesimo in più venga concesso alle sovvenzioni di combustibili fossili, né attraverso il Just Transition Fund né da qualsiasi altro strumento EU. Anche la politica agraria comune e il commercio devono allinearsi al Green New Deal e alla Strategia per la Biodiversità.
Accogliamo come positivo l’obiettivo del 30% di bond verdi nel fondo per la ripresa.
La Commissione europea ora deve agire in modo coraggioso! Noi Verdi continueremo a lottare per un’azione climatica forte!